Affrontare l’università

Buon giorno,
sono una donna di 46 anni è ho un figlio di 12 anni. Sono una consulente Cepu.
Da più di 10 anni sono un commerciale è sono abituata a lavorare per obiettivi.
Le invio questo messaggio perchè mi voglio iscrivere all’università, facoltà di psicologia che vorrei affrontare nei migliore dei modi e terminare con il massimo dei voti, ma  non sono abituata ad affrontare un simile carico di studio. Vorrei il vostro aiuto per affrontare gli studi universitari ed arrivare alla laurea.
La ringrazio.
Aspetto con ansia una sua risposta.

Risponde la Dott.ssa Marta Pecchi

Cara lettrice,
ringraziandoti innanzitutto per esserti rivolta al nostro team e alla nostra rivista di psicologi per esporre la tua domanda, mi permetto, sperando che ciò venga accolto da parte tua, di partire con ironia.

Appena mi sono fermata a riflettere su come potevo rispondere al tuo quesito, il mio cervello ha compiuto, senza il mio permesso, un’immediata associazione. Un’associazione che probabilmente compiono altri cervelli dopo aver immagazzinato a loro insaputa e con meccanismi non coscienti, slogan pubblicitari ben studiati, passando davanti ad un televisore acceso immersi nei loro pensieri. L’associazione è: studio, in poco tempo, senza fatica e con ottimi risultati… Tralascio l’ultima parte per non fare ulteriore pubblicità, ma credo che l’associazione sia venuta a molti. Poi riguardando bene (con la prima lettura mi era sfuggito) ho notato che tu lavori proprio all’interno del gruppo in questione, allora, probabilmente, conosci meglio di molti che studiano da anni ciò che sta dietro  un percorso di successo accademico, visto che slogan parla chiaro, senza mezzi termini.

Accolta l’ironica provocazione, io vorrei provare a scriverti quello che so in base alle ricerche che ho studiato e alla mia esperienza personale. All’Università di Padova, e di questo faccio volentieri pubblicità, esiste un servizio, chiamato SAP DSA (Servizio di Assistenza Psicologica per Studenti- Sezione Difficoltà di Studio e Apprendimento), in cui lavorano Psicologi della facoltà di Psicologia che da anni, in modo completamente gratuito, offrono incontri di consulenza agli studenti in “crisi”  con lo studio, cercando di “dare delle dritte” su quelli che potrebbero essere gli elementi di un buon metodo e atteggiamento da seguire per portare avanti il proprio percorso universitario.

Provo a esporti alcuni di questi elementi, ovviamente frutto di ricerche scientifiche internazionali del settore. Lo farò attraverso un articolo, perché mi sembra la forma più utile in quanto passibile di essere arricchita di importanti particolari, cosa che non ci consentirebbe questa risposta. L’ho intitolato, continuando l’ironia, “Lo studente vincente: abbiamo l’identikit, ora cerchiamo il volto”, per sottolineare come tutte quelle caratteristiche, che la ricerca scientifica ci evidenzia come ottime prerogative per il successo, trovino poi scarsa applicazione alla realtà, semplicemente perchè questa è molto più complessa.

Quando si parla di studio accademico, non esiste una ricetta valida per tutti, non esistono slogan da vendere. Questo però non vuol dire che chi davvero studia bene non riporta abbia molte di queste caratteristiche. Puoi divertirti a ripensare a come studiavi e vedere quante delle strategie o modalità proposte appartenevano al tuo metodo. Una piccola premessa:  lo studio  non è fatto solo di metodo, ma anche di emozioni, motivazione, personalità e ambiente. Si possono cercare di costruire valide strategie che a loro volta producono buone prestazioni e di conseguenza una buona autoefficacia percepita ed emozioni positive, andando a rafforzare il circolo virtuoso sopradetto. Ma si può verificare il contrario e innescarsi un circolo vizioso che vede nell’insuccesso solo una sfaccettatura di un sistema molto complesso.

Detto questo, spero tu possa prendere la tua decisione con serenità e maggiore consapevolezza.
Ti auguro di appassionarti sempre di ciò che fai, puntando più alla conoscenza che alla prestazione.

Dott.ssa Marta Pecchi

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