Come ripulire la mente, e la camera da letto, dai pensieri anti-sesso
Come ripulire la mente, e la camera da letto, dai pensieri anti-sesso
A cura della Dott.ssa Gaia Parenti
Il tuo pensiero può giocare un ruolo di sadico antagonista nella tua vita sessuale. Se riesci a prendere le distanze dal “pensiero ridondante” che ti avvelena, riscoprirai la bellezza di riscoprire un sano piacere all’interno della coppia. Quando torni a casa da lavoro, lascia che i tuoi pensieri facciano l’autostop!
E’ proprio così, la tua mente è come una lampadina sempre accesa. Nessun black out temporaneo (avviene solo negli ascensori purtroppo). La sua luce si affievolisce, forse, solo quando la sera ti metti a dormire. E purtroppo, anche nel letto, i pensieri non ti danno tregua proprio perché in quel silenzio assordante, trovano uno spazio privilegiato, facendo scappare il desiderio. La tua sessualità si spegne mentre il cervello no! Riflettere sulla qualità del tuo pensiero è doveroso per non trovarsi a letto con un orsacchiotto.
A tal proposito abbiamo preso appunti: 6 per l’esattezza, rilegati in una piccola guida da appoggiare sul comodino e leggerla per non rischiare che la tua mente vada a fuoco anziché la tua camera da letto. Parola d’ordine: invertire la rotta del tuo pensiero verso quella del benessere psichico e sessuale. Ma sfogliamo la guida e muniamoci di taccuino!
1) Il pensiero ridondante castra la sessualità
I pensieri killer o sanguisughe, hanno un effetto non trascurabile sulla tua vita sessuale, poiché incidono direttamente con la capacità di lasciarsi andare alle sensazioni corporee. Il pensare troppo non ti permette di scendere sul piano fisico ed emotivo, per cui si possono avere due principali difficoltà: la prima è legata alla impossibilità di provare piacere, che può andare dalla difficoltà ad eccitarsi fino a quella di provare l’orgasmo. Ciò accade perché i pensieri hanno un effetto distraente rispetto alle sensazioni erotiche. Se durante il rapporto sessuale non riesci ad avvertire tali sensazioni, o non abbastanza, sarà pressoché impossibile vivere un esperienza piacevole. La seconda difficoltà, conseguente alla prima, è quella di incorrere in sintomi sessuali specifici, come ad esempio il calo dell’erezione per l’uomo o l’anorgasmia per la donna. Riflettiamo sul fatto che cervello e cuore dovrebbero fidanzarsi ufficialmente, sostenendosi l’uno con l’altro onde evitare cali di ogni tipo.
2) La tua mente è affolata da pensieri? Lasciati andare per far scappare anche l’intimità
Per alcuni la mente funziona in modalità “risparmio energetico”, per altri no. Se ti rivedi nel secondo caso, l’effetto che ti si presenta con maggiore frequenza è quello di una diminuzione drastica dei tuoi rapporti sessuali. Ti allontani dalla coppia e dalla sfera erotica sempre di più, cominciando ad evitarla, salendo gradini sempre più alti, ma verso la direzione opposta. Questa desessualizzazione del rapporto ti porta sicuramente a sperimentare una sessualità “asessuata”, sempre trattenuta, quindi mai vissuta a pieno. Il problema insorge nel partner che, solitamente, è quello più portato a “pensare troppo”, con la conseguente incapacità di lasciarsi andare. Un circolo vizioso, per non dire un giro di schiaffi, dove chi dormirà con te sarà il gattino riesumato della trudy. Come se non bastasse si aggiunge il senso di frustrazione causata dal meccanismo della pensiero costante, che può portarti a dire: “Perché a proprio a me, a noi?”. Rifletti su questa domanda. Troverai sicuramente la risposta.
3) I pensieri anti-sesso per eccellenza
I pensieri letali possono essere di due categorie: i primi sono pensieri ridondanti che definirei anti stupro, sia per te che per il partner. Quali sono? Per la donna: la maschera antirughe, i gambaletti che se anche toglie si vede il segno tipo laccio emostatico, il calzettone di lana con tanto di borsa dell’acqua calda e le famose ballerine. Per l’uomo: il pigiama con l’orsacchiotto o peggio ancora con la foto stampata di mamma, i sandali stile frate francescano con tanto di calzino, le penose mutande ascellari con su scritto Maschio (perché hai qualche dubbio?), e un alito agghiacciante che farebbe resuscitare i morti. Questi pensieri sicuramente, ironia permettendo, hanno a che fare con una bassa autostima o con la poca fiducia che dai al tuo rapporto. Questi pensieri allontanano te e il sesso perché li stessi si pongono in maniera non giocosa e decisamente non intrigante, nei confronti della sessualità. L’altra categoria dei pensieri che causano abbassamento di desiderio è rappresentata dai pensieri distraenti che non hanno nulla a che fare con il sesso del tipo “quante mail devo ancora leggere, cosa mangio domani, il gatto non fa più le fusa, ho finito la tachipirina, qual è l’ora migliore per andare a fare la spesa ecc….”, ma che canalizzano tutta l’attenzione sul altri aspetti della vita, astratti o concreti.
4) Giocare sotto le lenzuola
La dimensione di gioco nella sessualità è fondamentale proprio per passare da un piano esclusivamente mentale/razionale ad un piano corporeo/erotico. Il sesso deve essere vissuto necessariamente come un attività piacevole per te e il partner dove l’happy end deve essere finalizzato al piacere, con pochissime regole, trasgredendo al massimo (senza acrobazie da circensi per favore), in cui ti lasci travolgere dall’immediatezza delle tue emozioni. Se lo riesci ad interpretare come un gioco condiviso riuscirai a goderne, distaccandoti momentaneamente dai pensieri distraenti e inibitori che appartengono al tuo quotidiano. L’intendere il sesso come un gioco aumenta il desiderio della coppia perché entrambi i partner percepiscono una complicità e questo aumenta l’intimità con l’altro. Ricordati quindi, di trarre il massimo piacere, ma non con il minimo sforzo. Concentrandoti sul piacere, ti distrarrai dai tuoi pensieri. Alleggerendo la tensione dovuta al rimuginare, durante un rapporto sessuale, sarai in grado di sentirti più libero. Cerca di essere allegro, frivolo e non prenderti troppo sul serio. Questo atteggiamento permetterà ad entrambi di sentirsi a proprio agio.
5) La donna pensa (a letto), l’uomo vede e tocca
Noi donne siamo diaboliche strateghe del pensiero. Riusciamo a minare fin dall’inizio del rapporto, la voglia di avere dell’intimità. Diciamo la verità senza coprirci gli occhi o la bocca, siamo capaci talvolta di far scappare il desiderio anche ad un dipendente da sesso. Possiamo, dunque, parlare di una differenza nella capacità di lasciarsi andare tra uomo e donna perché c’è una differenza nell’attivazione del piacere sessuale maschile e femminile: l’uomo ha bisogno di uno stimolo tattile e visivo, molto più della donna che invece utilizza proprio il pensiero per attivare il suo desiderio che lo divora in partenza, ammazzandolo. Quindi possiamo dire a te donna di continuare ad utilizzare i propri pensieri, ma bisogna che tu faccia attenzione a focalizzarli solo sulle fantasie erotiche e a non divagare su altri piani, altrimenti accade proprio quello di cui stiamo parlando: pensare troppo blocca tutto. E a te uomo non serve poi così tanto vedere, prova a spegnare la luce, lasciandoti andare in un percorso sensoriale fatto di odori, sensazioni, fantasie.
6) Bloccare i pensieri anti-sesso
I tuoi pensieri non vanno combattuti, ma canalizzati, accompagnati sul piano erotico. Quindi piuttosto che dirti “Non devo pensare!”, imperativo tra l’altro impossibile e paradossale, meglio pensare “Immagino che…”, “Vorrei questo…”. Più combatti ed eviti un pensiero più lui ti rincorre. Una volta bloccato, in modo consensuale, indirizzati verso le fantasie sessuali attraverso un pensiero giocoso, di immaginazione e fantasia . Trasgredisci! Questo ti permette di conoscere l’altro sotto molteplici aspetti che prima passavano inosservati o erano semplicemente nascosti. Dai un nuovo impulso alla vita sessuale: sperimenta, osa (sempre nel rispetto della volontà di entrambi). Per essere un po’ più trasgressivi non serve esagerare o scegliere comportamenti che stravolgono le abitudini che vanno condite solo con qualche ingrediente piccante.