Yoga e psicologia
Yoga e psicologia della salute: l’incontro tra oriente e occidente
A cura della Dott.ssa Claudia Crispolti
La psicologica della salute
Il concetto di salute che l’O.M.S. (organizzazione mondiale sanità) propone attualmente coincide con uno stato di benessere fisico, psicologico e sociale, introducendo una nuova prospettiva di intervento sanitario, che non si deve più esaurire in un’azione di prevenzione primaria, ma cimentarsi invece in un tentativo di promozione di un migliore stato di salute della persona.
La Psicologia della Salute, si costituisce per la prima volta negli Stati Uniti tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta, come risultato della formazione della Divisione 38 (appunto di Psicologia della Salute) dell’American Psychological Association (APA) (Zani B., Cicognani E., 2000)
Anche la moderna psicologia scientifica si è sempre occupata di problematiche riguardanti la salute e la malattia, ma il termine Psicologia della Salute apre un nuovo orientamento. Attualmente la definizione ufficiale adottata dalla APA, è quella formulata da Matarazzo (1980):
”La psicologia della salute è l’insieme dei contributi specifici (scientifici, professionali e formativi) della disciplina psicologica, indirizzati alla promozione e al mantenimento della salute, alla prevenzione e trattamento della malattia e all’identificazione dei correlati eziologici, diagnostici della salute, della malattia e delle disfunzioni associate e all’analisi e al miglioramento del sistema sanitario e di elaborazione delle politiche della salute”.
Yoga e psicologia della salute: l’incontro tra oriente e occidente
La parola yoga deriva dalla radice verbale indiana yuj, che significa “soggiogare”, ma anche “congiungere, unire”. Con il termine yoga comunque, generalmente, si intende sia un metodo sia una disciplina che nascono, tradizionalmente, per raggiungere il dominio del corpo e della mente (Ferrini, 2005).
La pratica dello yoga si lega alla psicologia sia in un’ottica di promozione della salute, sia in un’ottica terapeutica: troviamo applicazioni dello yoga sia a diversi disturbi psicologici che a quadri clinici di pertinenza non strettamente psicologica, ma che presentano ineluttabilmente pesanti ricadute sulla qualità della vita della persona (come ad esempio il cancro.) (Ranci, 2008).
- Il 7 – 10% degli allievi è indirizzato allo yoga da medici e psicologi per integrare gli effetti dello yoga con quelli di una terapia in corso.
- Il 62% dei praticanti è costituito da donne mentre il 38%da uomini.
- 60% problemi di iperemotività, ansia, o nevrosi;
- 12% salute in generale, per l’efficienza personale;
- 11% per la linea;
- 4% forme reumatiche;
- 3% rieducazione respiratoria, forme d’asma.
- 10% perfezionamento spirituale
I benefici ottenuti (secondo le autovalutazioni dei partecipanti):
- 68% maggior agilità e flessibilità corporea
- 57% maggior stato generale di salute
- 32% migliorate funzioni respiratorie
- 26% migliorate funzioni digestive
- 57% maggiore calma interiore
- 21% maggior concentrazione
- 11% minor ansia
- 8% minor aggressività
- 44% maggior ottimismo verso la vita
- 42% maggior fiducia e sicurezza di sé
- 14% maggiore autodeterminazione
Presso l’Ospedale di Careggi, più precisamente presso la nuova struttura della maternità, è stato avviato, a Giugno 2007, un Progetto sperimentale in collaborazione col Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche, che prevede un Corso di yoga gratuito per donne con sintomatologia infertile.
Un altro gruppo di donne, in questo caso in menopausa oncologica hanno frequentato un corso di yoga presso l’ospedale di Careggi. Il lavoro è stato svolto durante il periodo giugno 2007 – giugno 2008, anche in questo caso presso la Maternità di Careggi, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche.
In entrambi i casi i risultati raggiunti sono in linea con quelli evidenziati dai dati del centro Yoga Firenze. Nel caso dell’esperienza di Careggi , sono stati anche somministrati alcuni test psicologici prima dell’inizio del corso e alla fine sono state valutati : ansia (STAI ); depressione ( EPDS) e stato psico-fisico generale ( GHQ) mostrando un decremento delle prime due e un miglioramento della terza area . In generale tutte le pazienti sostengono che, a livello psicologico, si sentono meno stressate e ansiose e più capaci nel riuscire a staccarsi dai problemi del loro quotidiano e, al momento opportuno, di saperli affrontare meglio, con diversa mentalità.
In un’ottica non più biomedica, ma biopsicosociale, che punti alla promozione della salute tramite un approccio olistico, l’incontro tra questi due mondi, yoga e psicologia della salute, sembra quanto mai ideale, andando a svolgere un’azione sinergica nel miglioramento della comunicazione e del rapporto tra corpo mente.
Bibliografia
Matarazzo, J.D. – Behavioral health and behavioral medicine: frontiers for a new health psychology. American Psychologist, 1980, 35, 815.
Giacobbe, G.C. – La psicologia dello yoga – ECIG, 1994.
Zani B., Cicognani E. – La psicologia della salute – Il Mulino, Bologna, 2000
Ferrini M. – Yoga e salute olistica – Centro Studi Bhaktivedanta, 2005.
Ranci, G. R. – Yoga – Il mulino, Bologna, 2008.
Salve, sono una psicoterapeuta analitico-transazionale e ho lavorato per due anni in un’associazione culturale che si occupa di integrare le terapie orientali e quelle occidentali. Ho potuto verificare quanto i miei pazienti potessero avere una prognosi nettamente più favorevole qualora associassero alla psicoterapia lo yoga e il massaggio ayurvedico. Credo moltissimo in quello che scrivi. Le guarigioni più belle le ho viste nelle persone che hanno trovato il loro personale modo di integrare ciò di cui avevano bisogno per il corpo, per la mente e per lo spirito. La cosa più importante per loro è stato aver sperimentato unità ed equilibrio, principi necessari a qualsiasi guarigione che si possa chiamare tale.
Grazie per il tuo approfondimento. Saluti