La tv fabbrica di bugie
Patente per la Tv – Una fabbrica di bugie?
di Angelo d’Auria
Premessa
La Televisione è per l’87% delle persone la prima fonte d’informazione e per molti di loro l’unica.
Ma se l’87% delle persone, ovvero la maggioranza, può farsi un’opinione solo attraverso la televisione, LA TELEVISIONE diventa determinante per la Democrazia e quindi se le informazioni erogate dalla Televisione su fatti, cose e persone fossero false, l’opinione pubblica non sarebbe corrispondente al reale, al vero e la scelta dei rappresentanti del governo del Paese, attraverso l’espressione del voto, sarebbe una moderna e sottile quanto subdola forma di “imbroglio elettorale” e la Democrazia, soltanto un’illusione.
Esperimento di d’Auria
“La TV, Fabbrica delle bugie?” è un esperimento ideato, scritto e diretto da Angelo d’Auria, realizzato per la prima volta, nel 1995, nella Scuola Media Statale “Giovanni Verga” di Milano, grazie alla collaborazione della professoressa Maria Teresa Garofalo e alla disponibilità della preside Katia Lo Presti.
L’interesse mostrato per l’esperimento dalla professoressa Cristina Vitali e Adriana Cometti, ha permesso di poterlo ripetere dopo 17 anni, anche nella Scuola Media Statale “G. Puecher” di Milano.
Prima parte – la manipolazione
L’esperimento si compone di due parti, la prima delle quali intende dimostrare quanto sono ampie le possibilità di manipolazione cui può, e deve, far ricorso il Mezzo televisivo per confezionare tutti i suoi prodotti, compreso i TG; e per provarlo, si sono realizzati due filmati, entrambi della durata di 4 minuti circa, entrambi sullo stesso argomento: i campi gioco per bambini; con un’unica differenza, sostenere due tesi contrapposte.
Nel primo filmato si è deliberatamente sostenuto che i campi gioco per bambini sono sicuri, puliti, curati e che i bambini sono contenti e le mamme soddisfatte, insomma dei veri paradisi.
Nel secondo filmato si è deliberatamente sostenuto che i campi gioco per bambini sono pericolosi, sporchi, trascurati e che i bambini corrono dei rischi a frequentarli e che le mamme sono preoccupate, insomma degli autentici inferni.
La scelta dei luoghi, delle inquadrature, la selezione delle interviste, il loro taglio, il modo di porre le domande, il commento off, l’utilizzo del giornalista “testimonial”, un’attenta post-produzione, ha consentito di confezionare, senz’alcuna difficoltà, entrambe le tesi che si desideravano sostenere a dimostrazione che in televisione è possibile sostenere una qualunque tesi prescelta.
Alla luce dell’esperimento effettuato, attraverso la naturale manipolazione cui sono sottoposti i flussi televisivi, è quindi consentito agevolmente a chi li utilizza, di poter, volendo, mentire consapevolmente.
Seconda parte – la persuasione
La seconda parte dell’esperimento di d’Auria è finalizzato a verificare il potere di persuasione di un prodotto audiovisivo e, per estensione e a maggior ragione, il potere persuasivo della televisione.
L’età dei ragazzi di scuola media, assunta come target medio nella comunicazione di massa, è pertanto il target ideale nella scelta del campione per questo esperimento.
Il sondaggio
Si è realizzato un sondaggio di opinione all’interno della Scuola Media Statale “G. Puecher”.
A tutti i ragazzi di 1^, 2^, e 3^ media dell’Istituto, sono state poste quattro domande, con 4 opzioni di risposta ciascuna:
1 – I campi gioco sono sicuri?
- Si, molto
- Sbbastanza
- Poco
- No, affatto
2 – I campi gioco sono puliti?
- Si, molto
- Abbastanza
- Sono sporchi
- No, sono molto sporchi
3 – Nei campi gioco fanno la manutenzione dei giochi?
- Si, sempre
- Spesso
- Raramente
- No, mai
4 – In conclusione…
- Sono molto soddisfatto di come sono i campi gioco.
- Sono abbastanza soddisfatto di come sono i campi gioco.
- Non sono soddisfatto di come sono i campi gioco.
- Sono del tutto insoddisfatto di come sono i campi gioco.
A coloro che si sono dichiarati insoddisfatti dei campi gioco per bambini, è stato mostrato, una settimana dopo il sondaggio, il primo filmato, cioè quello in cui si sosteneva che i campi gioco sono un vero paradiso.
A coloro che si sono dichiarati soddisfatti dei campi gioco per bambini, è stato mostrato, una settimana dopo il sondaggio, il secondo filmato, cioè quello in cui si sosteneva che i campi gioco sono degli autentici inferni.
Immediatamente dopo la visione del filmato, ad entrambi i gruppi, con un pretesto, è stato riproposto il sondaggio, utilizzando il medesimo modulo usato nel primo sondaggio.
La comparazione delle risposte date prima della visione del filmato, con quelle date dopo la visione del filmato, ci ha consentito di verificare quanti ragazzi hanno cambiato la loro opinione uniformandola alla tesi sostenuta dal filmato.
I risultati della seconda parte dell’esperimento di d’Auria ci hanno consentito di verificare il grado di efficacia persuasiva di cui gode un prodotto audiovisivo e a maggior ragione televisivo.